Organi Collegiali

Consiglio d’Istituto

Cos’è il Consiglio di Istituto (CdI)?
Il CdI è l’organo di indirizzo e di gestione degli aspetti organizzativi generali ed economici della scuola. In esso sono rappresentate tutte le componenti dell’Istituto (docenti, genitori e personale non docente) con un numero di rappresentanti variabile a seconda delle dimensioni della scuola. Il Dirigente scolastico è membro di diritto del CdI che, secondo l’attuale normativa, è presieduto da un genitore e si rinnova con cadenza triennale tramite ELEZIONI.

Cosa fa il Consiglio di Istituto?
Le attribuzioni del CdI sono descritte dal D. Lgs 297/1994, art. 10. In particolare, il C.d.I.:

  1. elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di AUTOFINANZIAMENTO della scuola;
  2. delibera il PROGRAMMA ANNUALE e il conto consuntivo; stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico;
  3. delibera in merito all’adozione e alle modifiche del REGOLAMENTO INTERNO dell’istituto;
  4. stabilisce i criteri generali in merito a:
    • acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici (audio-televisivi, libri) e di tutti i materiali necessari alla vita della scuola;
    • attività negoziale del Dirigente Scolastico (contratti, convenzioni, utilizzo locali scolastici da parte di Enti o Associazioni esterne, assegnazione di borse di studio);
    • partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali;
    • organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola, comprese le attività para/inter/extra scolastiche (calendario scolastico, programmazione educativa, corsi di recupero, visite e viaggi di istruzione, ecc.), nei limiti delle disponibilità del Programma annuale;
  5. definisce gli INDIRIZZI GENERALI DEL POF elaborato dal Collegio Docenti (DPR 275/99);
  6. adotta il P.O.F.;
  7. indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei singoli docenti alle classi (D Lgs 59/03 Art. 7 comma 7) e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe;
  8. stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi (orari di sportello, tempi di risposta per documenti, ecc.) ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici;
  9. ha competenze riguardo i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni per sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla comunità scolastica superiore a quindici giorni; l’esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi.

Il CdI nella sua prima seduta, elegge, tra i suoi membri, una Giunta Esecutiva. Su tematiche particolarmente complesse è possibile costituire una Commissione Mista.

Come si diventa Presidente del Consiglio d’Istituto?
Il Presidente è eletto alla prima riunione del CdI, mediante votazione segreta, tra i rappresentanti dei genitori membri del CdI: i genitori in questo caso sono contemporaneamente elettori e candidati.  All’elezione partecipano tutte le altre componenti del CdI.
In prima votazione il Presidente è eletto a maggioranza assoluta dei votanti (metà + 1 dei componenti) altrimenti, in seconda votazione, a maggioranza relativa (metà + 1 dei presenti).
Il CdI può deliberare di eleggere, con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente, anche un Vicepresidente che assumerà le attribuzioni del Presidente in caso di sua assenza. In caso di assenza anche del Vicepresidente, le attribuzioni del Presidente sono esercitate dal Consigliere genitore più anziano.
Quando il Presidente decade dalla carica, si deve procedere a nuova elezione.

Qual è il ruolo dei vari componenti del C.d.I.?

  • Presidente: conduce la riunione
  • Dirigente Scolastico: illustra le proposte della Giunta; rappresenta l’amministrazione
  • Genitori: discutono e formulano proposte, rappresentando le rispettive componenti
  • Docenti: discutono e formulano proposte, rappresentando le rispettive componenti
  • Personale: discutono e formulano proposte, rappresentando le rispettive componenti

Scadenze importanti e temi particolari

  • Programma annuale
  • Conto consuntivo
  • Linee d’indirizzo per il POF e i regolamenti
  • Verifica intermedia programma annuale (il monitoraggio in corso d’anno permette di conoscere lo sviluppo dei progetti)
  • Criteri per l’organizzazione degli interventi didattici, ossia le attività di recupero, sostegno e potenziamento
  • Viaggi e visite di istruzione

Regolamento CdI
Fatto salvo quanto previsto dalla normativa nazionale, ogni istituto può stabilire regole interne per disciplinare le riunioni del CdI. Queste regole possono riguardare, ad esempio, le modalità per la convocazione del CdI, le variazioni dell’odg predisposto dalla Giunta, l’inserimento di punti di discussione nelle “varie ed eventuali”, la validità delle sedute e delle deliberazioni, ecc.

ADOZIONE del POF
l’adozione è un atto formale che spetta al CdI, in quanto il POF viene elaborato e modificato dal Collegio Docenti recependo le istanze e i bisogni formativi della comunità, delle istituzioni, del territorio, delle associazioni, dei genitori e degli studenti. Ciò non toglie che il passaggio in CdI determini una responsabilità di Istituto, fornendo l’idea sull’educazione e la formazione che in quella scuola viene offerta, identificando una evidente capacità progettuale oppure di basso profilo, verificando che gli indirizzi generali siano concretizzati.

INDIRIZZI GENERALI PER IL POF
In particolare, il CdI individua la mission di Istituto (ossia gli indirizzi generali, le linee portanti che ispirano l’offerta formativa), stabilisce priorità, valuta e segnala gli aspetti che necessitano di attenzione. Una rilettura dei criteri ad opera di un nuovo CdI può essere opportuna e utile per ricondurre i confronti e le decisioni alla necessaria visione di istituto ed ai valori che esprime.

REGOLAMENTO INTERNO
ogni istituzione cerca di regolare la convivenza civile mediante regole e procedure per poter “funzionare” con efficienza ed efficacia. Anche le regole hanno principi ispiratori che vengono stabiliti o modificati congiuntamente dal CdI ascoltando le proposte delle varie componenti.

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